Tutto da decidere in gara alla Giarre – Montesalice – Milo
Scatterà alle 9 di domenica, domenica 16 ottobre la prima salita con quattro Campioni Italiani al via. Per il meteo avverso solo una ricognizione dei concorrenti incolonnati dietro l’auto della Direzione Gara.
Nessun preludio per la 18^ Giarre – Montesalice – Milo, la gara organizzata dall’Automobile Club Acireale valida per il Trofeo Italiano Velocità Montagna e per il Campionato Siciliano Salita auto moderne e storiche, di cui è 4^ prova. Solo una salita di ricognizione per i 177 concorrenti ammessi al via, dietro le vettura della Direzione gara. La decisione è stata necessaria per via delle difficili condizioni meteo che hanno ridotto anche la visibilità. Per cui dopo il passaggio sui 6,4 Km di tracciato, adesso saranno piloti e team ad azzardare le strategie per regolare al meglio le vetture in vista della doppia sfida. Già nella giornata dedicata alle prove un folto ma composto pubblico si è riversato lungo il percorso, oltre in zona start e traguardo, per ammirare le evoluzioni dei pretendenti al successo di ogni gruppo e classe in un contesto con ben 4 Campioni Italiani al via: Domenico Scola su Osella FA 30, Tricolore di Gruppo E2SS e Vice Campione Assoluto; Salvatore D’Amico su Renault New Clio, Campione Italiano Gruppo A 2015, Vice 2016 e vincitore della Coppa di classe 2000; Giuseppe (Jò) Spoto su Radical, Campione Italiano Slalom 2009; Giacomo Beninati su Renault Clio; Campione Italiano Slalom 2009. Oltre a Domenico Cubeda su Osella PA 2000, Vincitore della Coppa di classe 2000 E2SC e Campione Siciliano in carica.
Sarà impossibile ogni pronostico, visto che anche i top driver presenti hanno dichiarato che sono cambiati i riferimenti precedenti per via di alcuni tratti del percorso che hanno cambiato le caratteristiche, come il tratto dove è stato steso il nuovo manto d’asfalto.
Hanno detto: Domenico Cubeda: “Sembra strano ma sono cambiati i riferimenti per via del nuovo manto stradale e provare con la macchina da gara sarebbe stato certamente utile per capire le risposte e le contromisure da adottare, saremo costretti a farlo direttamente nelle fasi decisive della gara”.
Domenico Scola: “E’ la prima volta per me su questo tracciato con la FA 30, per cui non ho dei riferimenti precisi e la mancanza delle prove sarà di certo una incognita in più, ma proveremo ad attaccare”.
Orazio Maccarrone: “Conosco il tracciato, ma provare con la macchina in assetto gara un’altra cosa. Concordo appieno con la decisone della Direzione gara, dalla sicurezza non si può prescindere e poi le incognite saranno per tutti”.
Giovanni Cassibba: “La nebbia è tra i peggiori nemici delle competizioni, mette in campo troppe incognite che è meglio evitare”.
Ciro Barbaccia: “Non si può prescindere dalla sicurezza, per cui sono pienamente d’accordo con le decisioni prese. Domani cercheremo di usare tutti i riferimenti in nostro possesso”.
Giacomo Benenati: “La difficoltà maggiore in questi casi è la nebbia, non tanto il fondo umido o bagnato”.