24° Rally Adriatico: uno stimolo in più per la ripresa del territorio

Passerà anche dal motorsport, lo stimolo per guardare avanti da parte del territorio marchigiano, duramente colpito dal terremoto.

Il quarto appuntamento tricolore ha previste ben quindici Prove Speciali in due giorni di sfide, sempre con Cingoli quartier generale dell’evento.

Confermata la partenza da Senigallia, come avvenne nel 2016.

Non solo sport, sfide e spettacolo, al 24° Rally Adriatico, ma anche uno stimolo per il territorio. Un territorio che da mesi ha conosciuto il dramma del terremoto e che adesso deve far fronte, tra numerose difficoltà,al difficile momento della ricostruzione. Della ripartenza verso un orizzonte che deve essere più chiaro.

PRS Group, insieme alle Amministrazioni Pubbliche ed anche agli operatori economici lo pensa così, il quarto appuntamento del Campionato Italiano Rally ed il secondo del neonato Campionato Italiano Rally Terra, in programma dal 12 al 14 maggio. Da sempre, l’evento é stato inteso come utile sostegno all’immagine ed al turismo dei territori che attraversa, quest’anno più che mai si vuole che esso sia una spinta, un piccolo passo per la ricostruzione economica e sociale dei luoghi messi in ginocchio dal sisma. Lo sarà proprio grazie al flusso di persone che genera, piloti, addetti ai lavori ed appassionati, il cosiddetto “turismo emozionale”, notoriamente capace di tradurre emozioni forti grazie ad uno sport, i rallies, di alto contenuto spettacolare e passionale, legato in questo caso a paesaggi irripetibili. Capace anche di tradurre la voglia di ricominciare del popolo marchigiano, affinché il turismo possa rappresentare lo slancio verso momenti positivi.

Sotto l’aspetto sportivo, la sostanza della gara sarà quella del recente passato, con la città di Cingoli ancora “capitale” della “terra italiana” e con Jesi ancora “cuore” dei due giorni di sfide, con il Parco Assistenza e viene anche confermata la partenza da Senigallia. Il Rally Adriatico duemiladiciassette proporrà, in totale, quindici prove speciali. Avrà quindi un percorso più lungo rispetto alle passate edizioni, ciò per adeguarlo alle nuove normative Federali che prevedono dieci chilometri in più di distanza competitiva.

Vi saranno nove prove speciali per la prima tappa, con inserita anche la “piesse” spettacolo (l’ultima della prima giornata) e sei per la seconda. Il tracciato di gara sarà quindi in parte rivisto ma non in modo radicale, per cui si assisterà ad una nuova edizione decisamente avvincente sui celebri sterrati marchigiani, quelli che hanno scritto molta storia delle corse italiane su strada bianca.

Lo scorso anno, la vittoria andò all’equipaggio ufficiale Skoda Italia Scandola-D’Amore, che siglò il poker di allori, con la Fabia R5. Ai posto d’onore si piazzarono Campedelli-Fappani (Ford Fiesta LDI) e Colombini/Zanella (Skoda Fabia R5).