Quaife-Hobbs: “La Qualifica sarà la chiave qui a Valencia”
Dopo aver messo a segno una Sonora vittoria in Gara 1 e un terzo posto in Gara 2 a Monza, Adrian Quaife-Hobbs arriva a Valencia da leader del campionato, anche se in coabitazione con Pål Varhaug. Tre settimane sono passate dal weekend italiano, un tempo che Adrian e la SuperNova International hanno sfruttato al massimo per presentarsi al via delle gare spagnole nel miglior stato di forma possibile.
“Sono stato felice che tra Monza e Valencia ci fosse un po’ di tempo, ci ha dato la possibilità di completare il nostro programma di lavoro post-gara. Volevamo verificare alcuni aspetti della macchina nella tranquillità dell’officina, avevamo tutti i dati di Monza da analizzare e, inoltre, ho finalmente avuto la possibilità di passare un po’ di tempo con i ragazzi del team lontano dalla tensione del weekend di gara. Dovremmo anche aver risolto le piccole noie al cambio che abbiamo avuto in Italia, quindi direi che siamo pronti”.
Riguardo la pressione portata dal ruolo di leader della Serie, Adrian ha le idee chiare…
“Francamente, non sento nessuna pressione. Ci sono ancora sei appuntamenti alla fine, è troppo presto perché questa leadership significhi qualcosa. So anche che non tutti gli weekend potranno essere come Monza, semplicemente perché non puoi sempre essere la macchina più veloce in pista; in quei casi devi gestire la situazione meglio che puoi e sfruttare al massimo quello che hai. Se significa chiudere terzi invece che vincere, lo devi accettare e basta. È così che si vincono i campionati e in ultimo è anche la ragione per cui essere in testa conta soltanto all’ultima gara”.
Riguardo a Valencia, Quaife-Hobbs è certo che la pole-position e le strategie saranno i punti chiave del weekend.
“Tutti sanno quanto è difficile anche solo procurarsi l’occasione per un sorpasso a Valencia, quindi il mio primo obiettivo sarà fare la pole come a Monza, perché qui è il primo passo per arrivare alla vittoria. Certo, abbiamo l’Overboost che potrebbe aiutarci un po’, ma per ora è difficile capire quanta differenza potrà fare. Gara 2, poi, sarà tutta un’altra storia con la griglia invertita. Ci sarà bisogno di una buona strategia per arrivare a podio dalle posizioni di rincalzo, ma fortunatamente con una gara lunga 21 giri e una finestra per la sosta lunga 18 avremo molto spazio per soluzioni diverse. Sono certo che i team faranno molte scelte differenti tra loro, dovrebbe essere un bello spettacolo”.
Le ultime parole di Adrian sono per la pista…
“È un tracciato molto tecnico, esattamente l’opposto di Monza. Là si viaggia con le ali scariche badando solo alla frenata e alla trazione in uscita di curva, qui la downforce è al massimo e ci sono curve molto lunghe a percorrenza veloce. Direi che chi riesce ad essere veloce su entrambe queste piste può star certo di avere per le mani un pacchetto che funziona e può andare forte ovunque.
Dal punto di vista del pilota, poi, la pista è una bella sfida perché non ti puoi riposare mai. Il rettilineo è l’unico punto che te lo consente, ma è molto corto. Poi, ogni curva è collegata alla seguente, per cui fare un errore spesso significa portarselo dietro per un bel po’. È una pista che va capita, bisogna entrare nel suo ritmo; una volta fatto questo, però, sa essere molto divertente”.
Filippo Zanier
Auto GP Media Officer