Una prestazione notevole con tempi di assoluto rilievo non basta a Luca Hoelbling nel 24° Rally dell’Adriatico
Si è chiuso con un po’ di rammarico il weekend appena trascorso per Luca Hoelbling, impegnato nel secondo appuntamento del Campionato Italiano Rally Terra al 24° Rally dell’Adriatico.
Il pilota italiano è stato costretto al ritiro per una leggera uscita di strada che gli ha impedito di finalizzare un’ottima gara, dove ha messo a segno tempi decisamente interessanti in quello che sembra essere il Campionato Italiano Rally Terra più duro e combattuto di sempre.
Hoelbling, in gara assieme a Mauro Grassi sulla ŠKODA Fabia R5 della S.A. Motorsport per i colori della Car Racing, aveva preso un buon ritmo sin dalle prime prove speciali disputate sabato 13. Il veronese ha subito trovato un buon feeling sui veloci sterrati marchigiani e l’ottimo passo gli ha permesso di restare sempre in lotta con i protagonisti. Grazie anche al sesto tempo assoluto nella prova conclusiva, quarto fra i terraioli, il veronese ha chiuso la prima giornata di gara al settimo posto di campionato con soli 26 secondi di distacco dal leader.
Nella seconda tappa Hoelbling ha preso il via con l’obiettivo di chiudere a punti l’appuntamento e i riferimenti cronometrici, tra cui un ottimo tempo nel primo passaggio sulla “Panicali”, gli hanno dato la possibilità di giocarsi una posizione di assoluto rilievo. Proprio sulla seconda ripetizione della “Panicali” però, nell’affrontare una violenta staccata Hoelbling ha tardato di qualche metro il punto di frenata e non ha potuto evitare l’uscita di strada. Con solo due prove al termine, gli oltre tredici minuti necessari per riportare la vettura in strada hanno di fatto reso vano qualsiasi tentativo di rimonta e Hoelbling è stato quindi costretto al ritiro.
Luca Hoelbling:
“È la prima volta in carriera che mi capita di concludere tre gare con tre ritiri consecutivi per uscita di strada, quindi sono chiaramente un po’ amareggiato. Stavamo facendo una bella gara, eravamo competitivi e non abbiamo mai perso contatto con gli avversari del campionato e questo mi fa guardare alla gara con il giusto ottimismo. Sull’incidente dell’Adriatico c’è poco da dire, stavamo affrontando una prova che già avevamo concluso al mattino, le note erano corrette e avevamo un ottimo feeling. In un tratto molto veloce, da quinta marcia, nell’affrontare un tornante dopo un lungo rettilineo ho frenato leggermente dopo il punto di non ritorno. Siamo finiti lunghi colpendo e superando un terrapieno ed è servito l’intervento di una jeep per rimetterci in strada, il che ha richiesto molto tempo e quindi ha reso impossibile un tentativo di recupero. Dispiace che questo inizio di stagione sia stato condizionato da tre episodi sfavorevoli, ma sono sicuro che sapremo presto concretizzare il nostro potenziale”.