LUISE AL CAMPAGNOLO CENTRA IL TERZO SUCCESSO
Il pilota adriese pareggia il conto con la sorte, archivia nel dimenticatoio i due ritiri consecutivi del 2015 e 2016, ottenendo la terza vittoria stagionale in fila.
Desiderato e rincorso con sofferenza, con gli spettri del passato che tornavano prepotentemente a bussare alla porta, la pedana di arrivo di Isola Vicentina vede finalmente Matteo Luise tagliare il traguardo del Rally Campagnolo, prova valida per il Campionato Italiano Rally Auto Storiche e per il Trofeo Rally Zona 2, riscattando le sfortune patite nelle due precedenti edizioni, concluse con amari ritiri mentre era al comando.
La classifica finale, che vede il portacolori del Team Bassano autentico mattatore della classe J2-A/2000, con oltre otto minuti di vantaggio su Baron, nonché quinto assoluto tra le J2 nel 4° Raggruppamento, racconta solo in parte la tensione vissuta nella due giorni vicentina, con la dea bendata che, ancora una volta, ha provato a mettere i bastoni tra le ruote all’adriese.
Così, dopo aver primeggiato al Rally Storico Città di Adria ed al Valsugana Historic Rally, il driver polesano, come di consueto affiancato alle note dalla moglie Melissa Ferro, sigla il terzo successo consecutivo di questa stagione 2017.
L’incognita delle gomme, per la prima volta la Fiat Ritmo 130 gruppo A calzava le Pirelli, si tramuta ben presto in una certezza con l’equipaggio polesano che, sui 7,48 km della “Torreselle”, rifila 12” a Dal Zovo (Peugeot 309 Gti) e 14”3 a Montemezzo (Opel Kadett Gsi).
“Anche se la temperatura non era ottimale per la mescola a nostra disposizione” – racconta Luise alla fine della prima frazione – “abbiamo deciso di partire comunque con le Pirelli. Siamo stati abbottonati perchè dobbiamo capire come lavora questa nuova gomma e, non potendo montarne una più morbida, siamo stati cauti nei primi chilometri. Quando abbiamo capito che la gomma era calda abbiamo iniziato a spingere, specialmente nel tratto in discesa. Abbiamo qualche problema di trazione in uscita dalle curve lente. Domani lavoreremo su questo.”
La seconda giornata di gara vede Luise, speciale dopo speciale, apportare continue modifiche al setup della trazione anteriore di casa Fiat, affinandolo sempre più, con il cronometro che continua a dargli ragione.
Al giro di boa la leadership in classe J2-A/2000 è fuori discussione, con un vantaggio che rasenta il minuto su Dal Zovo, alla quale si aggiunge l’ottima quinta piazza in 4° Raggruppamento tra le J2, dove l’adriese precede vetture ben più potenti come Ford Sierra Cosworth, Subaru Legacy e BMW M3.
Il colpo gobbo della dea bendata arriva sulla ripetizione di “Gambugliano” con Luise che, dopo aver migliorato il proprio parziale, accusa la rottura di un mozzo di una ruota ma, grazie allo splendido lavoro dei propri meccanici, riesce a raggiungere l’agognato traguardo del 13° Rally Campagnolo, sfatando quel tabù che lo vedeva alzare bandiera bianca nel 2015 e 2016.
“È solo grazie al miracolo di Luca, Alberto e Nico che siamo riusciti a ripartire” – sottolinea Luise – “e li ringrazio di cuore per esserci riusciti. È merito loro se siamo arrivati alla fine, vincenti. Dopo la rottura abbiamo alzato il piede, puntando unicamente ad arrivare. Siamo felicissimi.”