Racconto di Matteo Ferrari dal Rally del Sebino in coppia con Umberto Cantù

Era l’aprile 2015, ma me lo ricordo come se fosse ieri: io, per la prima volta, al via di un Rally; un momento che per tanti anni avevo sognato e diventava realtà a Lovere per il Rally del Sebino. Non potevo immaginare che 30 mesi dopo mi sarei nuovamente trovato lì, al porto della magnifica località sul Lago d’Iseo, ancora con tuta e casco, pronto a prendere il via per la mia settima gara ufficiale.
E così, la mattina dell’8 ottobre, Umberto Cantù e Matteo Ferrari, ancora al volante di una Peugeot 106 gruppo N ottimamente preparata dall’officina VassenaCar (per noi è la terza esperienza con questo team) sono scesi dal palco di partenza per affrontare la sesta edizione del Rally del Sebino: una gara “giovane” che si sta costruendo una solida fama, grazie alla passione di chi la organizza.
Un percorso complesso con due prove cronometrate da ripetere per tre volte: la prova di Rogno, tortuosa e stretta, e la prova della Val di Scalve caratterizzata da alcuni tratti molto veloci.
Come al solito, l’obiettivo è quello di divertirci ed arrivare in fondo senza rischiare più del dovuto e ci riusciamo, migliorando nel primo pomeriggio i tempi che avevamo fatto nel giro della mattina.
Il sole ci ha accompagnato per tutto il giorno e al calare della sera, raggiungiamo nuovamente il palco d’onore al porto di Lovere, gremito di fotografi e spettatori.
L’emozione prima del via, l’adrenalina che sale, il rombo dei motori, l’entusiasmo del pubblico a bordo strada, i bambini che si agitano vedendo passare tutte quelle auto rumorose e colorate, la concentrazione durante i tratti cronometrati, la gioia alla vista della bandiera a scacchi, sono tutti elementi che ripagano i nostri sforzi e ci danno ogni volta una soddisfazione immensa.
Dopo oltre 25 anni di gare automobilistiche, Umberto Cantù dimostra di avere ancora una passione intatta e la voglia di affrontare esperienze nuove, come quella di correre con delle auto a noleggio, lui che ha sempre affrontato le corse da solo, senza nessun team a supportarlo, proprio come i grandi appassionati di un’epoca che ormai non c’è più. E ha pure la voglia di fare da “tutor” ad un copilota alle prime armi come il sottoscritto, che non lo ringrazierà mai abbastanza per le occasioni che gli ha dato finora.
La piccola grande Peugeot 106 si è dimostrata impeccabile e per questo non posso non ringraziare la grande famiglia di VassenaCar con Roberto Morini alla gestione di un gruppo molto affiatato ed unito; una menzione speciale la merita il nostro meccanico Patrick, un vero appassionato di qualsiasi cosa abbia delle ruote ed un motore e che con la sua esperienza (ha lavorato anche nell’ambito del Mondiale Rally) ha curato la vettura che ci è stata affidata.
Ringrazio di tutto cuore la mia famiglia che mi dà sempre il massimo sostegno morale, che sia presente sul campo di gara oppure no.
Abbiamo ricevuto numerose dimostrazioni di affetto da tanti amici, presenti a bordo strada o che si sono fatti sentire con semplici messaggi scritti: grazie a tutti voi, e anche a coloro che stanno pubblicando foto e video in cui è presente la 106 giallo-blu con il numero 101 sulle portiere.
Un ultimo doveroso ringraziamento va a Roberto Zanella e a tutto lo staff della Sebino Eventi, composto da persone serie e capaci, che tirano con grande competenza le fila di una manifestazione in netta crescita.
Sapendo che, come dico sempre, in questo mondo entrano in gioco molte variabili (soprattutto economiche) e quindi ogni gara può essere l’ultima, concludo dando appuntamento (incrociando le dita) alla prossima gara!

Foto Gabriele Bielli