MotoGP – Potenza Desmo Dovi, che vittoria a Motegi!
Il GP del Giappone riserva un’altra gara di fuoco. La pioggia e le condizioni estreme rendono epico e spettacolare il duello chiave di lettura della corsa che è ancora un Andrea Dovizioso contro Marc Marquez. Il secondo della categoria contro il leader iridato e, nuovamente dopo l’Austria, tutto si risolve all’ultimo giro ancora in favore del pilota del Ducati Team. La distanza dal portacolori Repsol Honda ora è di undici punti in un campionato tutto da scrivere. Sfida iridata che sembra ormai chiusa per il terzo in classifica generale, Maverick Viñales (Movistar Yamaha MotoGP). Il fine settimana difficile per il team di Iwata si chiude con il numero 25 oltre le prime cinque posizioni e con Valentino Rossi costretto al ritiro dopo una caduta. Bel podio di Danilo Petrucci (Octo Pramac Racing). Ottima Suzuki.
Dalla pole position parte Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3). Le speranze italiane sembrano affidate a Danilo Petrucci, autore del secondo tempo in qualifica. Il leader iridato Marquez è vicino, sulla terza casella mentre Dovizioso inizierà la sua gara dalla terza fila, ma si rifarà. Dietro il codino della DesmosediciGP numero 4, Rossi. Il nove volte iridato ha pagato la scommessa delle gomme slick in una qualifica dalle condizioni miste e quasi impossibili da prevedere.
Partenza paurosa di Marquez che in pochi metri è già davanti. Subisce il sorpasso di Petrucci ma resta secondo mantenendo una distanza costante dall’italiano. Si potrebbe rivedere il duello di Misano tra il ducatista e il campione del mondo in carica e così sarà. Marquez guadagna su Petrucci e ha la meglio su di lui. Resta primo fino a diciannovesimo giro quando il numero 4 Ducati lo mette dietro. Ma non demorde e a meno tre passaggi dalla bandiera a scacchi è attaccato e risponde. Nell’ultimo passaggio fatto di una lotta senza quartiere, Marquez sbaglia alla curva otto, perde i metri di vantaggio e subisce l’attacco definitivo del ducatista. Secondo e 100 podi di una carriera dai grandi record.
Dovizioso entra subito nella lotta delle prime posizioni. Resta dietro a Marquez infliggendo un distacco di circa due secondi agli inseguitori. Petrucci, primo per diversi giri ma poi frenato dalla extra soft finita, non è uno scoglio e il romagnolo è secondo all’inseguimento di Marquez. A meno cinque giri dalla fine i due prototipi sono vicini e alla curva cinque il sorpasso pulito di Dovizioso nei confronti di Marquez. Negli ultimi due giri il forlivese sembra perdere qualche metro ma Marquez, quasi a terra nella curva otto dell’ultimo passaggio cede qualche cosa. Meno due curve, botta e risposta che vede Dovizioso entarare nel rettilineo finale davanti. È la quinta vittoria stagionale, e ora il leader iridato è a soli undici punti.
Petrucci parte senza sbavature ed è nella scia di Marquez. Lo attacca al secondo passaggio e prova ad andar via. La tattica giusta del ternano che ha scommesso sulle extra soft posteriori a meno venti giri dalla fine ha già circa due secondi ma non fa il vuoto e viene ripreso da Marquez e Dovizioso. Subirà il sorpasso di entrambi e senza riuscire a tenere il loro ritmo è terzo per il quarto podio stagionale.
Quarto posto per Andrea Iannone (Suzuki Ecstar) che, scattato dal centro della quarta fila, è subito in grande recupero sui primi. The Maniac metterà in pista il meglio della stagione in lotta con il collega di box Alex Rins, anche lui artefice di una gara maiuscola. La sfida interna al box è accesa e Iannone si impone sul giovane collega di team che è quinto.
Capitolo Yamaha. I prototipi ufficiali di Iwata iniziano la loro gara in modo costante. Restano nella top dieci ma al settimo giro Valentino Rossi è vittima di una scivolata. La prova del Dottore finirà alla curva otto del sesto giro, un epilogo di un fine settimana in salita. Maverick Viñales, dopo aver superato Jorge Lorenzo, si attesta all’ottavo posto. Per il numero 25 Yamaha la distanza dai primi ora è di spessore mentre per il maiorchino di Ducati che ha lottato con i primi nei primi giri, il sesto posto.
Per Cal Crutchlow (LCR Honda) due cadute, una alla 7 e l’altra alla 11 mentre Dani Pedrosa (Repsol Honda) si ritira nelle battute finali. Non raccolgono quanto messo in pista durante tutto il fine settimana le KTM mentre per Aprilia è il settimo posto con Aleix Espargaro, partito dalla seconda fila.