Suzuki Rally Trophy, la prima è di Simone Rivia
Con SWIFT Sport 1600 R1B, nei colori della Versilia Rally Team, l’emiliano ha prevalso sugli avversari in una gara accesa, dove si sono affermati protagonisti anche i piloti a bordo delle SWIFT 1.0 Boosterjet in configurazione RS.All’esordio nelle competizioni, la nuova SWIFT della Casa di Hamamatsu rivela il carattere sportivo ed un elevato potenziale da sviluppare: un “Diamante grezzo”, oggetto del desiderio dei talentuosi rallisti;
Il Rally del Ciocco si è anche rivelato un test efficace per le gomme predisposte da Toyo Tires, “monogomma” della serie Suzuki, rivelatesi prestazionali e affidabili nell’estremo utilizzo delle competizioni.
È un pilota esperto, estremamente veloce e affidabile a vincere il primo round del Suzuki Rally Trophy 2018. Affabile, serio, veloce e vincente, Simone Rivia, il pilota della Versilia Rally Team, è il campione in carica della Suzuki Rally Cup, avendone vinto la serie nel Campionato Italiano WRC 2017 e, per il 2018, ha operato il grande salto nel Rally Trophy. Gare più impegnative, più lunghe sono quelle dalla massima serie Tricolore ACI Sport e che costituiscono l’ossatura della quinta annata del trofeo monomarca di Suzuki.
Prove come il Rally Il Ciocco mettono a dura prova vetture ed equipaggi, facendo emergere il carattere sportivo di Suzuki ed esaltano i piloti più preparati, che meglio sanno interpretare le insidiose prove speciali.
La gara mette subito in scena un acceso duello su ogni fronte, lanciando sul proscenio Andrea Scalzotto. Il giovane vicentino è il più veloce nella prova spettacolo d’apertura, disegnata a favore di spettacolo e telecamere della RAI, sul lungomare di Forte dei Marmi. Scalzotto, dalla guida precisa e redditizia, stacca per meno di un secondo Simone Rivia, più attento a non commettere errori.
Giorgio Cogni, un altro giovanissimo a segnalarsi nel toboga versiliese, si è classificato terzo a ridosso del parmense.
I distacchi sono esigui, seguono in classifica il rientrante Sergio Denaro, quindi Stefano Martinelli, che porta per la prima volta nei quartieri alti della classifica la neonata SWIFT 1.0 Boosterjet RS.
La prova d’apertura, nonostante sia stata una breve anteprima, si è rivelata indicatrice dei protagonisti che il giorno seguente si sono giocati la gara.
Sabato mattina, Rivia e Martinelli sono saliti in cattedra, iniziando a forzare l’andatura e duellando per la prima posizione. Rivia accelera forte con SWIFT R1B, che conosce praticamente da sempre, Martinelli mette invece in mostra la competitività di SWIFT 1.0 Boosterjet RS, vincendo alcune prove. È lotta incandescente nella Power Stage, il primo passaggio della piesse Careggine, la più lunga e impegnativa del rally. Il miglior tempo è stato quello di Rivia, seguito da Martinelli e dal giovane Cogni.
La leadership della classifica inizia a delinearsi, anche se regna l’incertezza data dall’esiguo vantaggio del parmense, di un solo secondo e quattro decimi dal toscano.
Una toccata mette fuori gioco il toscano Marco Caldani, con un taglio aggressivo lo svizzero Pollarolo danneggia il ponte e la ruota posteriore della sua SWIFT, costringendolo al ritiro. Martinelli aumenta il ritmo, si avvicina a Rivia: dopo sette prove il toscano è a sette decimi dall’emiliano e lo supera nel successivo ottavo crono, passando al comando. Prima della disputa della frazione che si corre al Ciocco, la corta NOI TV, Cogni transita in ritardo Controllo Orario ed accusa una penalità di due minuti; a minare la sua concentrazione è anche lo svitamento del pomello del cambio durante il secondo passaggio su Careggine, che lo allontanano dal vertice.
Stessa sorte per Peloso, che però di secondi ne “paga” dieci, ma a tenere l’aostano ancor più distante dalla lotta per le prime posizioni è una foratura nell’ultimo impegno cronometrato. Il finale è tutto per il leader Martinelli e l’inseguitore Rivia, con il primo ad essere sfortunatamente rallentato nelle ultime frazioni cronometrate dal mancato funzionamento della fanaleria supplementare, drammaticamente spenta per un contatto elettrico.
L’epilogo vede il parmense vincitore e il toscano in seconda posizione, a precedere Giorgio Cogni. Quarto è Corrado Peloso, quinto l’esordiente Poggio, davanti a Soliani ed al siciliano Denaro, in crisi con gli ammortizzatori.
Rivia e Faettini sono raggianti sul podio ed il pilota lo conferma: “Abbiamo forzato il più possibile all’inizio, vincendo anche la Power Stage, poi Martinelli ha cambiato passo ed era imprendibile su alcuni tratti. Eravamo soddisfatti del secondo posto e abbiamo amministrato nel finale, ma solo al riordino finale, guardando le classifiche, abbiamo scoperto di aver vinto”.
Martinelli è comunque molto soddisfatto: “Si, vero, sono molto felice per quello che abbiamo fatto. È stata una bella sfida, affrontata con una vettura nuovissima, aveva solo quindici chilometri, appena ritirata dalla Concessionaria. È stata eccezionale, permettendomi di andare subito fortissimo, anche se devo ancora guidarla bene e sfruttare la spinta del turbo. Ha un assetto fantastico e non oso pensare come potrebbe essere con i nuovi ammortizzatori evoluti, che qui non avevamo ma che Gliese adotterà per la prossima gara a Sanremo…”.
Giorgio Cogni avrebbe potuto essere della partita per la vittoria, invece è stato colpito dalla sfortuna: “Siamo comunque contenti, soprattutto per aver dimostrato di poter tenere il passo dei vincitori. La penalità ci sta, abbiamo sbagliato l’ingresso al CO, poi sulla ripetizione di Careggine mi sono ritrovato tra i piedi la manopola della leva del cambio ed ho perso molto. Abbiamo vinto tra gli Under, ma bravi sono stati sia Stefano Poggio, che Andrea Scalzotto. Sarà un bel campionato.”.
(Comunicato Ufficio Stampa)