UN GUAIO TECNICO NEGA A SALVATORE LIOTTI LA VITTORIA ALL’ESORDIO NELLA G1 SERIES
Il pilota di Terracina autore di una prestazione maiuscola nel proprio debutto al volante della monoposto Griiip: un problema lo costringe allo stop mentre era in testa a gara-2
Il week-end andato in scena sul Cremona Circuit ha riservato emozioni ed amarezze per Salvatore Liotti. Il veloce pilota laziale, al proprio esordio stagionale nella G1 Series by Griiip, ha infatti messo subito in mostra le proprie doti, adattandosi rapidamente alla nuova vettura e posizionandosi sin dalle qualifiche immediatamente a ridosso dei migliori. Il capolavoro sarebbe stato completo, se un guaio tecnico verificatosi a pochi giri dalla fine di gara-2 non avesse negato a Liotti un clamoroso successo al debutto.
Il bilancio del fine settimana rimane comunque positivo per il driver di Terracina, il quale (dopo le delusioni e la sfortuna patite nell’ultimo round del Master Tricolore Prototipi a Vallelunga) ha voluto provare l’ebbrezza di infilarsi nuovamente al volante di una monoposto, prendendo parte al terzo round stagionale del nuovo monomarca lanciato dal team israeliano Griiip. Una vettura potente, esigente, spinta dal propulsore di derivazione motociclistica Aprilia, ma che Liotti ha saputo ben presto domare grazie alla sua esperienza, cercando il giusto feeling a partire dalle prove libere e fornendo preziose indicazioni ai tecnici.
Le qualifiche hanno poi visto Salvatore ottenere il quinto tempo, a solo mezzo secondo dalla pole position ed immediatamente a ridosso di piloti del calibro di Yarin Stern, Miguel Matos e Andrea Fontana, tutti già aventi alle spalle un cospicuo numero di chilometri macinati al volante della monoposto realizzata dallo staff capitanato da Tamir Plachinsky e Gil Zakay.
In gara-1 Liotti ha disputato una prova solida e priva di sbavature, nonostante un set-up tutt’altro che ottimale, il quale non gli ha comunque impedito di conquistare un ottimo quarto posto grazie ad un passo regolare e competitivo. Dopo alcuni interventi sull’assetto, Salvatore è quindi partito con grandi ambizioni in vista della seconda manche, con l’obiettivo di chiudere in bellezza il proprio week-end. Lo start lanciato ha visto il numero 69 autore di uno spunto eccellente che lo ha visto portarsi all’attacco di Stern alla prima curva, ma la lotta per la leadership si è sfortunatamente risolta con un contatto tra le due vetture, che ha visto l’israeliano chiudere la propria gara nella ghiaia e Liotti perdere alcune posizioni. Dopo la fase di neutralizzazione resasi necessaria per rimuovere la monoposto del collega, Liotti è ripartito con la consueta aggressività lanciandosi all’inseguimento del duo di testa formato da Andrea Fontana e Miguel Matos. Entrambi i contendenti sono però entrati in collisione poco dopo, spianando la strada a Liotti per un successo che sarebbe stato sorprendente e meritato. Ma l’illusione è però durata poco, visto che il pilota di Terracina ha dovuto abbandonare la propria monoposto a bordo pista in seguito ad un guasto tecnico, quando mancavano soltanto pochi giri al termine della gara.
Un epilogo che lascia sicuramente l’amaro in bocca, ma che non toglie a Liotti la consapevolezza di essersi battuto ad armi pari con piloti che sicuramente potevano contare su un livello di esperienza al volante di queste vetture decisamente più importante: “Sono andato subito bene sin dalle libere, realizzando al sabato il miglior tempo della giornata. Purtroppo ho potuto girare molto poco, visto che si sono verificati alcuni inconvenienti tecnici a cui il team ha cercato di porre rimedio, affidandomi un’altra vettura per l’ultima sessione. In qualifica mi sono quindi ritrovato con una macchina quasi del tutto sconosciuta, con un fastidioso sottosterzo che non mi ha permesso di esprimermi al meglio nemmeno in gara-1. Prima della seconda manche siamo intervenuti nuovamente sul set-up della monoposto e le cose sono migliorate: sono partito in modo molto aggressivo e sapevo che avrei dovuto approfittare delle prime curve per guadagnare posizioni. Purtroppo si è verificato un leggero contatto con Yarin e mi dispiace che lui abbia dovuto abbandonare la gara. In seguito mi sono ritrovato in testa dopo l’incidente tra i due piloti che mi precedevano ed avevo un comodo margine sugli inseguitori: purtroppo la macchina si è però spenta improvvisamente e non ho potuto fare altro che ritirarmi. Peccato, ma sono convinto che se avessimo potuto girare in maniera continuativa con una sola macchina e potendo lavorare alla ricerca del giusto assetto ci saremmo potuti giocare la vittoria. La macchina è veloce, fisicamente molto impegnativa, ma credo che il fatto di essere arrivato in circuito senza averla mai provata prima ed aver messo a segno queste prestazioni possa rappresentare un motivo di grande soddisfazione”.