MANCIN, SPALLE AL MURO, TORNA AL SUCCESSO
Aveva un solo risultato utile, la vittoria, e Michele Mancin non ha mancato il bersaglio grosso in occasione dell’ottava edizione della Cronoscalata Morano – Campotenese, andata in scena nel recente weekend.
Il sesto round del Campionato Italiano Velocità Montagna riporta alla ribalta il portacolori della scuderia polesana Mach 3 Sport che, alla guida della consueta Citroen Saxo, rientra dalla trasferta calabra sul gradino più alto del podio, in classe A 1600, e sul secondo nella generale di gruppo A, preceduto unicamente dalla più potente Alfa Romeo 147 di Urti.
Complice qualche disavventura altrui il pilota di Rivà è quindi riuscito nell’intento di riaprire i giochi, per la massima serie tricolore dedicata alla velocità in salita, supportato dalla trazione anteriore francese, griffata Assoclub Motorsport, che è ritornata a girare su buoni livelli.
“Una trasferta lunghissima” – racconta Mancin – “che ci ha visto affrontare quasi mille chilometri per arrivare sul campo di gara. Un’esperienza molto stimolante e positiva. Il bello di questo campionato è che permette di conoscere angoli dell’Italia che difficilmente andresti a scoprire. Una gara molto bella, con un percorso abbastanza impegnativo. Eravamo letteralmente con le spalle al muro, non potevamo permetterci un altro passo falso. Abbiamo anche sfruttato la sfortuna dei nostri avversari ed abbiamo ridotto il gap dalla vetta della classifica di ben dodici punti. Ora sono solo diciotto quelli che ci separano da Tinella.”
Ad onore di cronaca, per mantenere costante il trend delle ultime uscite nel CIVM, Mancin ha vissuto un Sabato pre gara non del tutto limpido, accusando qualche intoppo nella sessione di prove.
“Abbiamo preparato la gara nei minimi dettagli” – sottolinea Mancin – “ma, nonostante tutto, abbiamo vissuto una giornata di prove altalenante. Durante la prima salita di prova, quasi in cima, abbiamo accusato un calo di potenza alla nostra Saxo. Per farvela breve abbiamo smontato tutto quello che potevamo smontare per capire che il problema era relativo alle spine degli iniettori, che non erano ben fissate. Sistemato il tutto la Saxo è tornata in piena forma.”
In gara 1 Mancin parte a testa bassa, firmando il terzo tempo di classe, ma un problema di pressione benzina, sul finale, lo mette in allerta.
Scoperta la causa, nella seconda manche della Domenica, il polesano abbassa il proprio parziale e stabilisce il miglior tempo, andando ad incassare un successo che vale oro.
“Per un calcolo errato della benzina” – conclude Mancin – “abbiamo rischiato davvero grosso, in gara 1. Eravamo comunque al terzo posto. Nella seconda salita, sistemato il problema benzina, abbiamo vinto. Siamo tornati in corsa per il titolo italiano, ora andiamo avanti così.”