VALLI OSSOLANE DAL CAMPIONATO SVIZZERO ALLE PROVE SOTTO LA LENTE D’INGRANDIMENTO: OGGI TOCCA ALLA “CRODO”
L’edizione numero 55 del Rally Valli Ossolane sta riscuotendo successo e consensi: l’iniziativa “Indovina la Cannobina” sta attivando il popolo di Facebook che ha invaso di messaggi la pagina di riferimento della corsa tentando di stabilire con quale tempo verrà vinta la prova più lunga della gara: premio finale sarà a t-shirt e cappellino “griffati”. Intanto l’attesa maggiore è quella che concerne l’uscita dell’elenco iscritti che oltre ad ospitare i talentuosi piloti locali, vedrà al via anche i piloti elvetici che si giocheranno una parte importante di stagione giacché il Valli è valido anche per il Campionato Svizzero.
Fino ad oggi si sono disputate tre gare: il Pays du Gier, il Critérium Jurassien ed il Chablais: al comando il ticinese Ivan Ballinari, campione in carica che sta affrontando la stagione su una Skoda Fabia R5: insieme a Menchini, il driver di Vernate vanta già 107 punti in graduatoria ed il distacco sui rivali fa già credere che ci possa essere un allungo deciso verso il bis; seconda piazza per Jean Marc Salomon con 67 punti che insieme a David Comment, è invece impegnato su una Ford Fiesta R5. Terza piazza provvisoria per Michael Burri (60), figlio d’arte e giovane talento: per lui, una Skoda.
Le Prove Speciali- Dopo aver fatto descrivere l’Aurano a Longhi, la Cannobina a Margaroli e la Zornasco a Barbieri, sarà il domese Marco Laurini a guidarci sugli affascinanti asfalti della Crodo: tutti i video delle prove speciali si possono trovare sul sito della gara.
Ps 6/10 Crodo-Mozzio (9,50 km; domenica 23 giugno ora 8:48 e 16:04)
Scheda di Marco Laurini:
Descrizione: La Crodo è una classica del Valli Ossolane e spesso è stata scelta quale stage d’apertura della corsa specie nelle edizioni in cui si partiva davanti agli stabilimenti dell’ “Analcolico Biondo”.
Si tratta di una speciale che nel corso delle edizioni è stata percorsa in entrambi i sensi ma la versione che faremo quest’anno riprende il senso tradizionale per come è comunemente conosciuta.
I dieci chilometri di prova iniziano in salita: da Crodo, subito dopo l’abitato, si percorre una serie di tornanti a medio raggio che consentiranno a WRC ed R5 uno spettacolo sicuro. Intervallati da allunghi decisi, questi curvoni iniziali favoriranno le auto più potenti, mettendo in risalto, prima ancora che le qualità dei piloti, le differenze tra le vetture. Il fondo in asfalto è sin qui bello ma quando si arriva al paese di Mozzio cambia; la strada si stringe e si fa più impegnativa; fuori dall’abitato ci sono alcuni allunghi e uno scollinamento presso Viceno. Da qui si scende con tratti veloci fino a Cravegna dove in centro al paese ci si imbatte in un altro dossettino. La discesa è molto veloce e guidata e nell’ultimo tratto si conclude con due tornanti stretti. Sarà l’ultima prova del rally; dieci chilometri che non daranno grossi distacchi ma se il margine è di pochi secondi tra un concorrente e l’altro ci si potrà giocare il tutto per tutto. Sono decisamente favorite le auto potenti come le Wrc e le R5 che hanno il turbo e la trazione integrale.
Per il pubblico: il pezzo finale è comodo raggiungere salendo prima di Baceno nella strada per Crino. Altrimenti l’inizio prova che è situato nei pressi della statale 659.
Il mio ricordo: Io correrò con Skoda R5 di Miele Racing insieme a Clarissa Chiacchella. Questa è una speciale che ho fatto con tutte le vetture, dalla Fiat Uno alla A112, dalla Lancia Delta alla Renault Megane. Tre anni fa, al rientro alle gare, feci terzo assoluto dietro a Crugnola e Margaroli; purtroppo però, ho ancora impressa l’edizione del 1997 nella quale partivamo tra i favoriti vista anche la mancanza di Uzzeni; la nostra Lancia Delta ex ufficiale iniziò ad avere perdite di olio dalla scatola dello sterzo già in pedana di partenza e proprio sulla Ps1 Crodo rimanemmo senza idroguida dovendoci ritirare.
Chi è: Marco Laurini è nato il 13 agosto del 1969 ed ha debuttato a 21 anni proprio con il Valli Ossolane: era il 1990 quando su A112 finì secondo di classe. Vincitore della Coppa Italia di Prima Zona nel 1994 e 1995 su Fiat Uno Turbo gr.A si è anche classificato primo al Campionato Piemonte Valle d’Aosta nel 1994.