Brembo svela il round 10 del Mondiale Superbike in Portogallo

Ai raggi X l’impegno dei sistemi frenanti delle derivate di serie all’Autódromo Internacional do Algarve

La Superbike riparte dall’Autódromo Internacional do Algarve, sede dal 6 all’8 settembre del 10° round del Campionato del Mondo. Situato vicino alla città di Portimão, non lontano dall’estuario del Rio Arade (Portogallo), è stato inaugurato nell’ottobre del 2008. Da allora il Mondiale Superbike vi ha sempre fatto tappa, con l’eccezione del 2016 quando fu sostituito dalla tappa di Monza poi cancellata.​

Due settimane fa le Superbike hanno effettuato 2 giorni di test a Portimão. Disegnata da Ricardo Pina, la pista è stata equiparata alle montagne russe per i continui saliscendi che la caratterizzano: in salita si raggiunge una pendenza massima del 6 per cento, in discesa del 12 per cento, mentre l’inclinazione trasversale tocca in alcuni punti l’8 per cento.​

Il tracciato presenta elementi di ogni tipo, dal rettilineo principale di 970 metri a tornanti da 60 km/h passando per curve con raggio di 160 metri e improvvisi cambi di direzione. La vicinanza con l’Oceano Atlantico e l’assenza di frenate impegnative una in fila all’altra consentono di evitare il surriscaldamento dei freni.​

Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 15 piloti del Mondiale Superbike, l’Autódromo Internacional do Algarve è un circuito mediamente impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 3, identico alla pista di Losail che chiuderà il campionato. ​

L’impegno dei freni durante il GP​

Nonostante la presenza di 15 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 10 volte per un totale di 31 secondi.

L’impianto frenante è in azione per il 30 per cento del tempo della gara.

Fatta eccezione per la prima frenata dopo il traguardo, l’unica effettuata partendo da una velocità superiore ai 300 km/h, tutte le altre presentano decelerazioni massime comprese fra 0,8 g e 1,2 g.

​La decelerazione media della pista è di 1 g esatto ma il valore inganna perché nella prima metà della pista risulta di 1,1 g mentre nella seconda la media scende a 0,9 g.

Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di poco superiore ai 7 quintali: ogni giro quindi ciascun pilota è chiamato ad uno sforzo di circa 36 kg. ​

Le frenate più impegnative​

Delle 10 frenate dell’Autódromo Internacional do Algarve solo 2 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e 5 sono light. ​

La più impegnativa in assoluto è la prima curva dopo il traguardo. Il rettilineo di quasi un chilometro che la precede permette alle Superbike di raggiungere i 306 km/h: in cima alla cresta i piloti iniziano a frenare, toccando 1,4 g di decelerazione, e continuano a farlo per 5 secondi durante i quali percorrono 276 metri per poi entrare in curva a 118 km/h. ​

Quasi da record per il Mondiale Superbike sono sia il carico sulla leva del freno che la pressione del liquido Brembo nell’impianto frenante in questo punto: 5,8 kg il primo, 12,4 bar il secondo. In MotoGP, invece, complice l’adozione dei freni in carbonio il carico massimo è di 6,7 kg mentre la pressione del liquido freno Brembo HTC 64T tocca un picco di 14,3 bar, valori registrati alla prima curva di Barcellona.​

La seconda frenata più lunga dell’Autódromo Internacional do Algarve è quella alla curva 5, un tornante in discesa da seconda marcia: da 234 km/h a 75 km/h in 4,9 secondi con 4,7 kg di carico sulla leva e 1,2 g di decelerazione. Altre 3 curve richiedono spazi di frenata superiori ai 100 metri: la curva 7, la 10 e la 13. ​

La più lenta del terzetto, sia come velocità antecedente la frenata che al termine della stessa, è la curva 13 ed è anche la più dura per pilota e impianto frenante: 1,1 g di decelerazione, 4,3 kg di carico sulla leva e 9,2 bar di pressione del liquido freno. ​

Prestazioni Brembo

Le moto con freni Brembo sono imbattute all’Autódromo Internacional do Algarve: tutte e 20 le gare del Campionato del Mondo Superbike disputate su questa pista sono infatti state vinte da moto con freni italiani.

​Un dominio eccezionale, anche perché ottenuto con quasi tutte le Case Costruttrici: 8 vittorie per Kawasaki, 4 vittorie a testa per Aprilia e Ducati, 2 successi di Yamaha e un trionfo ciascuno per Bmw e Honda. Tra i piloti svetta Jonathan Rea con 7 vittorie mentre Chaz Davies è ancora a secco.