Brembo svela il round 11 del Mondiale Superbike in Francia
Terz’ultimo appuntamento della stagione per il Campionato del Mondo Superbike, dal 27 al 29 settembre 2019 al Circuit de Nevers Magny-Cours, in Francia. Situato nella regione della Bourgogne Franche-Comté, può accogliere sulle sue 14 tribune la bellezza di 139.112 spettatori.
Il circuito ha ospitato la Formula 1 dal 1991 al 2008 e la classe 500 nel 1992. La Superbike vi ha esordito nel 1991 e vi è tornata nel 2003, facendovi tappa da allora tutti gli anni. In segno di omaggio ad altre storiche piste, alcune curve di Magny-Cours portano i nomi di questi tracciati.
La pista alterna curvoni veloci in cui i freni sono utilizzati pochissimo a frenate di grande intensità che mettono a dura prova l’impianto frenante: in due punti la velocità di ingresso curva è inferiore ai 60 km/e in un altro paio non supera gli 80 km/h. La pioggia e le basse temperature che lo contraddistinguono potrebbero creare problemi agli impianti frenanti, impedendo di raggiungere la temperatura minima di esercizio: nel 2015 Gara1 si disputò sotto la pioggia con 11 gradi di temperatura mentre Gara2, pur sull’asciutto, si corse con 14 gradi. Nel 2016 Gara1 si è corsa con la pioggia mentre nel 2017 Gara1 e Gara2 sull’asciutto ma con soli 16 gradi.
Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con 15 piloti del Mondiale Superbike, il Circuit de Nevers Magny-Cours è un circuito impegnativo per i freni. In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 4, identico alle piste spagnole di Aragon e Jerez.
L’impegno dei freni durante il GP
Pur essendoci 17 curve, ogni giro i piloti del Mondiale Superbike utilizzano i freni 9 volte per un totale di 28 secondi e mezzo, equivalente al 29 per cento del tempo di percorrenza di un giro.
Solo Phillip Island e Buriram con rispettivamente il 23 e il 27 per cento presentano valori più bassi.
Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore è di circa 840 kg: uno sforzo non da poco in caso di pioggia perché questa abbassa la temperatura corporea dei piloti.
Le frenate più impegnative
Delle 9 frenate del Circuit de Nevers Magny-Cours ben 4 sono considerate altamente impegnative per i freni, 3 sono di media difficoltà e le restanti 2 sono light.
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La più impegnativa in assoluto è la curva Adelaide (curva 5) in cui si registra un gap di velocità di quasi 250 km/h: le Superbike vi arrivano a 292 km/h e rallentano fino a 48 km/h in 5,7 secondi durante i quali percorrono 238 metri. I piloti esercitano un carico sulla leva del freno di 5,6 kg e sono soggetti ad una decelerazione di 1,5 g. Il liquido freno Brembo HTC 64T raggiunge invece una pressione di 12 bar.
La pressione è invece di 10,3 bar alla curva 11 nonostante una diminuzione di velocità di molto inferiore, da 249 km/h a 139 km/h. La frenata in questo punto si protrae solo per 2,9 secondi e 149 metri.
Impegnativa per pilota e impianto frenante anche la curva Nürburgring (curva 6): da 247 km/h a 140 km/h con 1,4 g di decelerazione e 10,7 bar di pressione del liquido freno. La frenata dura però appena 2,7 secondi, necessari comunque a percorrere 140 metri. Non va dimenticata la frenata alla curva Lycéee (curva 15) che con i suoi 4,4 secondi e 174 metri è la seconda della pista relativamente a queste voci. Presenta invece valori più bassi per la decelerazione (1,3 g), il carico sulla leva (4,9 kg) e la pressione del liquido freni (10,4 bar).
Prestazioni Brembo
Le moto con freni Brembo hanno vinto tutte le 34 gare del Mondiale Superbike disputate al Circuit de Nevers Magny-Cours. Un risultato incredibile perché ottenuto da moto di 6 marche differenti: 16 vittorie Ducati, 8 Kawasaki, 4 Yamaha, 3 Aprilia, 2 Honda e 1 Suzuki.
I? piloti i più vincenti sono il giapponese Noriyuki Haga e il nordirlandese Jonathan Rea con 5 successi.