Andrea Crugnola domina il 37° Rally Due Valli
Una gara a senso unico. Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, su Volkswagen Polo GTI R5 per i colori della Gass Racing, hanno conquistato il 37° Rally Due Valli, la manifestazione organizzata dall’Automobile Club Verona e valida come penultimo appuntamento del Campionato Italiano Rally 2019.
Il pilota varesino ha dominato, ha vinto 7 prove su 11 e ha chiuso con 11.6 secondi di vantaggio su Simone Campedelli e Tania Canton (Ford Fiesta R5 MKII/Project Team), secondi dopo una prestazione in crescendo sul finale di gara. Terzi Giandomenico Basso e Lorenzo Granai (Skoda Fabia R5/Sport&Comunicazione) che hanno così rafforzato la leadership in campionato e si sono tolti la soddisfazione di vincere il secondo giro sulla mitica “Ca’ del Diaolo”.
«Sono davvero soddisfatto» ha commentato il vincitore al termine, «non pensavo di essere così competitivo. Solitamente non mi trovo a mio agio nelle prove strette e tortuose di cui il Due Valli è particolarmente ricco, invece ho trovato un ottimo feeling con la vettura e con gli pneumatici Pirelli che mi hanno consentito di esprimermi al meglio». Crugnola ha fatto capire che sarebbe stato grande protagonista fin dalle prime battute, con un monologo nella prima tappa che lo ha visto davanti sia alla “Erbezzo” che nella prova spettacolo SPS “Suzuki-Città di Verona” dove l’Automobile Club Verona ha registrato il tutto esaurito in tribuna.
La gara è vissuta sportivamente sul confronto a quattro tra i primi tre classificati e Luca Rossetti con Eleonora Mori (Citroen C3 R5). Per la verità la vittoria di Crugnola non è mai stata in discussione, mentre il confronto vero è stato tra Campedelli e Basso. «Abbiamo ancora qualche problema con l’aderenza» ha commentato Campedelli, «quando cala il grip non riusciamo ad esprimerci al meglio. La macchina è nuova, è una bella sfida e dovremo lavorarci ancora per poter essere al 100%, ci manca ancora qualcosa».
«Non cambierei niente della mia gara» ha commentato Giandomenico Basso, «ho dato tutto quello che avevo e non avrei potuto fare di più. Ero al mio massimo. Speravo di poter raggiungere Campedelli nel finale, ma sull’ultima prova è stato più veloce».
«È stato un Due Valli molto impegnativo dal punto di vista gestionale e organizzativo» ha commentato il Presidente dell’Automobile Club Verona Adriano Baso, «ma ho piena fiducia in tutta la mia squadra e sono sicuro che hanno cercato di gestire al meglio ogni situazione, anche quelle più spinose e difficili. Abbiamo assistito ad un confronto sportivo davvero bello, e il Due Valli non ha deluso le aspettative confermandosi, anche dalla voce dei piloti, una delle gare più complete ed impegnative d’Italia».
Weekend meno positivo per Luca Rossetti, vincitore delle ultime due edizioni, in difficoltà con la Citroen C3 R5 fin dalla prima prova. Quando nel corso della seconda tappa sembrava avere ripreso lo spunto, una doppia foratura sulla PS6 “Santissima Trinità” lo ha definitivamente tagliato fuori dai giochi per il podio. Il pordenonese ha così chiuso al settimo posto.
Quarto posto per il giovane Luca Bottarelli, con Walter Pasini, con la Skoda Fabia R5 della New Turbomark Rally Team. Dopo una divagazione allo shakedown Bottarelli ha interpretato una gara costante che gli ha permesso di precedere sul traguardo Rusce-Farnocchia (Skoda Fabia R5/X Race Sport), quinti, e Scattolon-Nobili (Hyundai i20 R5 New Generation), sesti.
Poca fortuna per Luca Hoelbling e Federico Fiorini. L’equipaggio veronese ha prima patito un ritardo in apertura di seconda tappa per un problema con un bullone di avvitaggio di una ruota, e poi si è definitivamente ritirato sulla PS6 per un’incidente.
A completare la top ten sono stati l’ottimo Michele Griso, ottavo assoluto con Elia De Guio su Peugeot 208 R2B (Munaretto), primo di classe al termine di una gara superlativa. Nono posto per Tommaso Ciuffi e Nicolò Gonella (Peugeot 208 R2) che con i punti conquistati hanno chiuso i giochi per il Campionato Italiano Due Ruote Motrici. Decimi Guglielmini-Giorgio (Peugeot 208 R2B/Maranello Corse).
In una gara avara di emozioni per i colori veronesi, Cristian Dal Castello è stato il primo driver scaligero al traguardo, navigato dalla friulana Marsha Loredana Zanet sulla Peugeot 208 R2B della Verona Corse ha chiuso undicesimo. Tredicesimi al traguardo Diego Zantedeschi e Stefano Righetti, primo equipaggio “gialloblu” all’arrivo alla prima uscita su asfalto con la Skoda Fabia R5, sempre per la Verona Corse.
Valentino Gaspari e Michele Falezza hanno vinto la classe S1600 e il Gruppo A sulla Renault Clio della Julli. Nelle altre classi, la S2000 è andata a Denis Franchini e Fabio Andrian, sulla Skoda Fabia S2000 che fu di Umberto Scandola per i colori della Best Racing Team. Bella la sfida con Strabello-Bianchi, sulla Peugeot 207 S2000 (Destra 4) che fu di Giandomenico Basso, ritirati dopo la PS10 per la rottura di un semiasse.
Affermazione perentoria in R1 per Campanaro-Porcu (Ford Fiesta R1/Jolly Racing Team), mentre nella sempre frizzante A6 hanno prevalso Costantini-Bertasini (Peugeot 106 S16/GR Motorsport). In R3C successo per Danese-Brazzale (Renautl Clio RS/GDA Communication) mentre a discapito di una gara da dimenticare, complice una toccata sulla “Erbezzo”, Ferrarotti-Fenoli (Renault Clio RS/Best Racing Team) hanno primeggiato in R3T.
In A7 Vanzo-Panato (Renault Clio Williams/B&B Technology) hanno alzato la coppa dei vincitori, mentre in Gruppo N successo per Scappini-Rancan (Peugeot 106 S16/B&B Technology), mattatori anche in N2. In N4 vittoria di Bennati-Bonamini (Subaru Impreza N12/B&B Technology) mentre in A0 hanno portato a termine la gara con successo Soprana-Girardi (Fiat 600 Sporting/Verona Corse). Infine in Racing Start Fichera-Vighi (Suzuki Baleno/Winners Rally Team). In R1A il direttore di TuttoRally+, Stefano Cossetti, ha conquistato la classe al debutto navigato dal campione italiano di categoria Marco Limoncelli su DR1 Sr della LM Motorsport Racing Team.
Prima scuderia la Best Racing Team, mentre Rachele Somaschini e Chiara Lombardi (Citroen DS3 R3T/RS Team) hanno vinto la classifica femminile.