ARRIVA IL 10° TUSCAN REWIND: GLI STERRATI SENESI PRONTI AD ASSEGNARE IL “TRICOLORE” RALLY. BASSO, CAMPEDELLI, CRUGNOLA, ROSSETTI IN LOTTA PER LO SCUDETTO
E’ questa la settimana decisiva, per il Campionato Italiano Rally (CIR). La lotta per lo scudetto, arrivata proprio all’ultima chance disponibile, quella del 10° TUSCAN REWIND, l’ultima prova del Campionato Italiano Rally, organizzato da Eventstyle, con partenza ed arrivo a Montalcino.
Non sarà un solo rally, ma ben quattro competizioni in un solo evento. Lo scenario inimitabile delle campagne senesi, cariche di grande tradizione sportiva sarà infatti epilogo anche del “tricolore terra” (CIRT, che ha il titolo già assegnato al Francese Consani) e del “Trofeo Terra Rally Storici” (TTRS), oltre a prevedere una competizione di “regolarità sport”.
LE VICENDE “TRICOLORI” CARATTERIZZATE DA UNA CLASSIFICA CORTA
Si parte dal dato importante, il numero di adesioni, 123, dei quali 85 nella gara “moderna”, ai quali si aggiungono i 31 equipaggi della gara “historic” e 7 della “regolarità sport”. Scorrendo l’elenco, si nota la messe di vetture “top car”, le R5 (trazione integrale, 1600 cc. turbo), ben 28, conferma che il week end che sta arrivando sarà decisamente “stellare”.
Sono quattro i “top player” che si giocheranno lo scudetto: nell’ordine di classifica Giandomenico Basso, Simone Campdelli, Andrea Crugnola, Luca Rossetti. Poi c’è il coefficiente maggiorato della gara, i due scarti ed ai fini della compilazione della classifica per il titolo assoluto piloti, nessuno sarà trasparente.
La possibilità che qualsiasi equipaggio che giungerà nei primi dieci toglierà punti agli iscritti CIR, rende i calcoli previsionali decisamente difficili. Un finale dunque appassionante, decisamente da “thrilling”.
Il leader, Giandomenico Basso (Skoda Fabia R5 – 84,50 punti), 49 anni trevigiano da Cavaso del Tomba, già Campione italiano nel 2007 e 2016, nonchè Campione europeo nel 2006 e 2009, si aggiudica il titolo se: vince la gara oppure se arriva secondo ma non vince Simone Campedelli. Quest’ultimo (Ford Fiesta R5 – 68,75 punti), romagnolo di 33 anni, già Campione su Terra nel 2007, può fare suo il titolo se pure lui vince la gara oppure se arriva secondo ma non vincono né Basso, né Andrea Crugnola. Il terzo della lista è proprio il 30enne varesino (VolksWagen Polo R5 – 67,25 punti) “tricolore” Junior nel 2013 e Campione Italiano Rally Asfalto 2018 e 2019. Il driver di Calcinate del Pesce incamera il titolo se vince il “Tuscan” ma Basso non arriva secondo, oppure arriva secondo ma Basso e Campedelli vanno oltre il terzo posto e Luca Rossetti (Citroen C3 R5) non vince. L’ultimo della lista è proprio lui, “Rox”, pilota ufficiale Citroen, con 65,50 punti. Friulano di Pordenone, 43 anni, tre volte Campione Europeo (2008, 2010 e 2011), Campione Italiano nel 2008 ed anche Campione di Turchia nel 2012, vince il titolo se primeggia in gara ma Basso e Campedelli non arrivano secondi.
Riflettori puntati poi anche su altri “nomi” iscritti, tutti in grado di farla da protagonisti e certamente da “arbitri” alla corsa tricolore, a partire dal blasonato Paolo Andreucci, il Campione Italiano uscente (Peugeot 208 R5), al veronese Umberto Scandola (Hyundai i20 R5), al neo Campione su terra, il francese Stephane Consani (Skoda Fabia R5), poi il modenese Andrea Dalmazzini (Ford Fiesta R5), per proseguire con il padovano Nicolò Marchioro (Skoda Fabia R5), sino ad un altro pluridecorato come il trentino Renato Travaglia, anche lui campione italiano più volte e Campione Europeo (Skoda Fabia R5). La lista ci coloro che movimenteranno la scena continua con l’altro veneto Giacomo Costenaro (Skoda Fabia R5) per parlare poi anche del giovane Alberto Battistolli, il figlio del grande “Lucky” (che sarà in gara nelle “storiche”), alla sua seconda gara con una vettura “moderna” su terra, avendo una Fabia R5.
Il veronese Luca Hoelbling (Hyundai i20), il gentleman trentino Luciano Cobbe ed il greco innamorato degli sterrati italiani Joannis Papadimitriou (entrambi con una Fabia R5), Robert Consani (fratello maggiore di Stephane), poi Edoardo Bresolin (Skoda Fabia), Alessandro Taddei (Hyundai i20), Tullio Versace (Skoda Fabia R5) ed anche l’aretino Squrcialupi (Ford Fiesta), completano il lotto di piloti che andrà ad animare le due giornate di gara.
Poi c’è lui, la “star”, Tony Cairoli. Non certo nuovo alle esperienze rallistiche, il nove volte Campione del mondo di motocross, da quella vincente al Monza Rally Show del 2018 al Tindai Rally solo per citare le ultime, sarà uno dei protagonisti attesi del 10° Tuscan Rewind, al via affiancato da Anna Tomasi con una Skoda Fabia R5. Inutile dire che il suo paddock sarà preso d’assalto anche da tanti appassionati di moto, visto che è un personaggio molto amato.
Da seguire anche il senese, proprio di Montalcino, Valter Pierangioli, con la fida Mitsubishi Lancer Gruppo R, pronto a gettarsi nella mischia promettendo battaglia a tutti.
Luci della ribalta pure sul Campionato Italiano Junior, che termina anch’esso in terra di Siena, con il siciliano Marco Pollara (60,75 punti) già virtualmente vincitore in quanto è assente l’unico che poteva insidiarlo, il molisano Giuseppe Testa (54,25 punti).
Lotta sul filo di lana anche per il Campionato Costruttori, con Ford al comando con 7,25 punti in più di Citroen. Stessa situazione nel Campionato Costruttori 2 ruote motrici, con solamente 3,5 punti che dividono Peugeot da Ford, a vantaggio della casa francese. Nei due campionati costruttori valgono tutti i risultati acquisiti, con coefficiente di 1,5 per la gara senese. In questo caso, la Casa “del leone” schiera l’ufficiale fiorentino Tommaso Ciuffi, già Campione “Due ruote motrici”) e sempre in casa Peugeot si attendono scintille per l’ultima fatica del monomarca “Competition top” con il leader Griso, che dovrà difendersi dalle incursioni degli altri in lizza, Guglielmini, Nicelli, Trevisani e Cogni.
IL PERCORSO
Il tracciato di gara è stato disegnato su 280,720 chilometri, dei quali 120,390 di Prove Speciali, otto totali, due da ripetere due volte, una per tre volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova” che aprirà la contesa venerdì 22 novembre a metà pomeriggio (ore 15,05), dopo la partenza prevista da Montalcino-Piazza del Popolo alle 14,30.
SFIDE “CALDE” ATTESE PURE NELLA PARTE “HISTORIC”, CON IL PERCORSO PIU’ CORTO
Nomi altisonanti anche nella parte “storica”, ultima prova del TROFEO TERRA RALLY STORICI. Parte favorito Luigi “Lucky” Battistolli, quest’anno di nuovo Campione Europeo. Con la sua Lancia Delta integrale dovrà vedersela con il sempre veloce ed affidabile Simone Romagna, su vettura analoga. E certamente vorrà farsi notare sulle strade amiche anche l’altro montalcinese, innamorato del marchio Lancia, Nicolò Fedolfi, al via con una “integrale” della sua ampia collezione. Conta poi di fare spettacolo e “temponi”, pur con un occhio al Campionato, anche Mauro Sipsz, al via con una Lancia Rally 037, mentre per l’economia del Campionato certamente si avrà una gara concreta da parte di Andrea Guggiari (Ford Escort MkII) e spettacolo si attende anche dalla trazione posteriore della Talbot Lotus del funambolo Federico Ormezzano.
Il tracciato di gara per la parte “historic” è stato disegnato più corto di quello riservato alle “moderne”: 186 chilometri, dei quali 75 di Prove Speciali, cinque totali, tre da ripetere una volta, una per due volte (la più lunga del rally), oltre alla “Superprova”. Il parco di assistenza sarà a Buonconvento (previsto anche il refuelling di carburante), i riordinamenti in totale sono due: quello notturno tra i due giorni di gara previsto a Buonconvento, l’altro a Poggio Landi.
NELLA FOTO ALLEGATA: BASSO-GRANAI, i leader del Campionato italiano (foto Simone Calvelli)