Esperienza e prestazioni al top nel 2019 di Marcello Razzini
Il pilota di Parma al passo finale di una stagione ricca d’insegnamenti e belle soddisfazioni: un prezioso tesoro sul quale costruire la prossima annata sportiva.
Un anno trascorso… velocemente. In tutti i sensi. È davvero volato via in un batter d’occhio, per Marcello Razzini (foto Mario Leonelli – Actualfoto), questo 2019 che lo ha visto fare capolino nel gotha dei rally italiani: tra esperienze inedite, prestazioni al fulmicotone ed una sterminata teoria di giornate da ricordare, i dodici mesi del pilota di Parma vanno in archivio con un bilancio positivo.
Era l’anno dell’esordio nel Campionato Italiano Rally, questo, per il forte pilota emiliano che arrivava da una campagna da protagonista nell’International Rally Cup. Un anno nel quale c’era tutto da imparare, nel quale gare, auto, team, pneumatici e pure i rivali costituivano un mondo da scoprire, al quale prendere le misure. Come spesso accade in questi frangenti, l’impatto con la serie A dei rally non è stato privo di difficoltà, ma il responso finale – quello che conta davvero, al di là dei numeri – è positivo: il cronometro, infatti, ha indiscutibilmente detto che Marcello Razzini ha tutte le carte in regola per far parte del tricolore e, una volta accumulata la necessaria esperienza, il ducale potrà sicuramente dire la sua tra i piloti ‘privati’.
“Siamo partiti subito forte, al rally del Ciocco – ricorda ora il portacolori di Collecchio Corse -, e già sulle strade garfagnine abbiamo staccato tempi di tutto rispetto nell’ambito del tricolore Asfalto. Lo stesso è accaduto nelle altre gare alle quali abbiamo preso parte. Certo, non sempre l’esito finale ci è stato favorevole: in qualche occasione, abbiamo pagato l’inevitabile prezzo dell’inesperienza, ma d’altra parte ogni giornata trascorsa sui campi di gara – pure quelle meno felici in termini di risultati – si è rivelata preziosa. Se mi volto indietro e penso a quanto ho imparato in questa stagione, non posso che essere felice. Questa è stata una stagione di apprendistato, nella quale ho potuto scoprire molti dei segreti delle gare del campionato italiano, ma anche della Skoda Fabia – con la quale avevo disputato solo una gara, nel 2018 – e sull’uso degli pneumatici. Ma non sono mancate le gioie, come i podi del 4 Regioni e del Modena, il ‘quasi podio’ del Taro e l’ottimo piazzamento nel rally più antico del mondo, il Targa Florio. Vorrei quindi ringraziare tutti coloro che mi hanno permesso di vivere questa importante annata, a partire da Collecchio Corse e dai preziosi sponsor, senza dimenticare i team con i quali ho corso, i navigatori che mi hanno affiancato. Stiamo ora impegnando questi mesi invernali nel mettere a frutto l’enorme bagaglio d’esperienza accumulato nel 2019, con l’obiettivo di essere pronti per la prossima stagione”.