Al Mugello un piazzamento basta a Riccardo Agostini e a Lorenzo Ferrari per portare a casa il titolo GT3 Sprint, terzo consecutivo per il padovano, primo per il piacentino

Si è confermata anche oggi la tradizione che vuole le corse Gran Turismo disputate al Mugello imprevedibili e impronosticabili. Riccardo Agostini e Lorenzo Ferrari, che avevano iniziato l’ultima corsa da leader, al momento del cambio-pilota erano scivolati al secondo posto dietro ad Alex Frassineti, che aveva dato il cambio al poleman e leader della prima metà di gara Luca Ghiotto. Per Ferrari, rientrato dietro al rivale della Lamborghini, l’obiettivo tassativo era di collocarsi alle spalle della Huracan, cosa che avrebbe consentito a lui e ad Agostini che aveva preso il via di prevalere in classifica generale. Un target tutt’altro che semplice, essendo la R8 LMS N. 12 rientrata in pista con un distacco di circa 10″ dall’ex-pilota Audi Sport Italia. La rimonta di Ferrari si è però rivelata inutile al 18° giro, che ha deciso corsa a stagione GT3 Sprint: nell’inseguimento alla Honda NSX in quel momento leader con Guidetti/De Luca, la Lamborghini alla curva Bucine subito dopo aver passato la R8 LMS di Daniel Mancinelli è venuta a contatto con la BMW di Comandini/Zug e una sosta supplementare ai box ha di fatto reso sufficiente per Ferrari concludere la corsa davanti a Frassineti, anche accontentandosi del sesto posto, cosa che Ferrari ha giudiziosamente fatto. Lo straordinario risultato della coppia assemblata dal team principal Ferdinando Geri a fine 2020 ha un sapore diverso per i protagonisti. Per Agostini si tratta del secondo titolo consecutivo sulla R8 LMS e del terzo complessivo: un record per la serie tricolore, mentre per il giovanissimo emiliano si tratta del primo coi quattro anelli, ma non necessariamente la fine della stagione: ancora lui, Agostini e Mattia Drudi a fine mese cercheranno un clamoroso successo anche nella serie Endurance nella finalissima di Monza.

Non hanno potuto ripetere il sabato da ricordare invece Mancinelli e Vito Postiglione. Partito sesto il lucano si è trovato intruppato dietro alla Lamborghini di Iacone/Tempesta e quando è riuscito a liberarsi del rivale ormai era alle porte il pit-stop. Consegnata l’Audi al marchigiano, Mancinelli si ritrovava a dover subire una panne del sistema GPS come già era successo sulla stessa pista nella stessa macchina a Postiglione, al quale una penalità per il cambio-pilota costava allora la vittoria. Oggi a Mancinelli, che è stato anche in testa virtualmente per sei giri, la cosa costava una penalità di un minuto che lo tagliava ovviamente del tutto fuori dalla lotta per il podio, con la Mercedes AMG di Baruch/Segù a festeggiare per la seconda volta quest’anno. Ma proprio due precedenti arrivi a podio di Postiglione e Mancinelli nella prima e terza gara del 2021 e la vittoria di ieri si rivelavano determinanti (insieme ai risultati dei compagni di marca primi tra i piloti) per far vincere alla squadra creata da Emilio Radaelli la Coppa tricolore destinata al miglior team del GT3 Sprint dello Stivale.