TROFEO FABIO DANTI – 24^ LIMABETONE: VITTORIA PER DENNY ZARDO

ZARDO_1206

La seconda prova del Trofeo Italiano della Montagna si è corsa sotto condizioni meteorologiche mutevoli, ma nonostante ciò non sono mancati agonismo e spettacolo. Il pilota trevigiano, dopo aver sofferto l’iniziativa di Franco Cinelli nella prima manche ha dato fondo alla propria esperienza vincendo la seconda e con essa la gara con la  monoposto Gloria da 1600 cc.
 
Seconda vittoria alla LimAbetone per il trevigiano Denny Zardo quest’anno alla guida di una monoposto Gloria a ruote coperte da 1600 cc. Il verdetto della gara organizzata dalla AS Abeti Racing in collaborazione con l’Automobile Club Pistoia é arrivato nel pomeriggio odierno dopo due giorni di sfide sui tornanti della strada statale 12 “dell’Abetone  e del Brennero”, otto chilometri che, come al solito, hanno messo a dura prova la tecnica e la memoria dei piloti impegnati.
Seconda prova del Trofeo Italiano della Montagna – girone nord, la LimAbetone, giunta quest’anno alla ventiquattresima edizione ed intitolata ovviamente al compianto campione locale Fabio Danti, si è rivelata nuovamente esaltante e ricca di spunti tecnici e sportivi, dai quali è emerso l’esaltante duello tra i due grandi favoriti alla vigilia, il vincitore Zardo appunto ed il pistoiese Franco Cinelli, alla guida di una Lola B99/50. Zardo, portacolori del Team Italia, ha vinto con un tempo totale di  9’32”855, alla media di 100,5 Km/h,{loadposition articoli}
 
I due si erano divisi ieri una manche a testa durante le prove ufficiali ed oggi non si sono risparmiati dando fondo alla propria tecnica ed esperienza ripetendo lo stesso leit motiv: Cinelli si era aggiudicato la prima salita con poco più di tre secondi sull’avversario e quest’ultimo ha reagito con determinazione nonostante la strada bagnata, sopravanzandolo di 17”529.
Per Zardo questo alloro rappresenta il bis all’Abetone, avendovi vinto anche nel 2008 con una Lola/Reynard e per lui ha assunto nuovamente un significato particolare : “Sono molto felice, vincere questa gara così tecnica – ha detto Zardo all’arrivo – è estremamente gratificante e lo è ancora di più per me in quanto è il modo più bello per ricordare il mio e compagno di squadra nonché amico, Fabio Danti. Non è stato facile avere ragione di Cinelli, la strada nella seconda salita era bagnata in alcuni tratti sotto il bosco ed ha comportato fare molta attenzione, ma è andata bene”.
 
Zardo e Cinelli hanno dunque riproposto il duello ravvicinato della prima parte di stagione del TIVM, quello visto alla gara d’esordio di Vittorio Veneto lo scorso maggio, dove i due giunsero nello stesso ordine di questa occasione. La terza piazza assoluta l’ha conquistata il sardo Auro Siddi, su una Lucchini, con un passivo di 38”897 dal vertice, precedendo, in quarta posizione il conterraneo Sergio Farris (Radical SR4), a 41”139. Si è allontanato dall’attico della classifica il bolognese Fulvio Giuiliani, con la Lancia Delta EVO, solo quinto alla fine, preferendo non prendere rischi eccessivi in quanto la settimana prossima lo aspetta l’appuntamento tricolore della Coppa Teodori ad Ascoli.
 
Il gruppo N è stato appannaggio della Mitsubishi Lancer Evo VIII dell’altro sardo Mario Murgia, il Gruppo A è stato invece incamerato dal lucchese Moreno “Freddy” Fredianelli (11’22”530) con la sua fida Peugeot 106 Rally e la categoria GT, quella delle “supercar” è stata vinta invece dalla Ferrari 430 di “Ragastas” (11’08”982).
 
Il Gruppo E3, le vetture di omologazione scaduta, sono state regolate dalla spettacolare e potente BMW M3 dell’imperiese Matteo Barletta (totale 11’30”856) davanti all’atteso locale Giordano Pagliai, con una Renault 5 Gt turbo ex gruppo N (11’40”391) ed al valdinievolino Toni Cerone (Renault Clio Williams), abitualmente copilota di rally, che ha chiuso con 11’41”417.
 
Tra le vetture storiche, partite per prime con la strada bagnata della seconda manche di gara, i migliori riscontri cronometrici sono stati quelli di Vincenzo Rossi (Porsche 356 con un totale di 13’15”672) nel primo raggruppamento, di Giuliano Palmieri (De Tomaso Pantera, con 12’42”802) nel secondo raggruppamento e di Piero Lottini (Osella PA9, con 11’33”872) nel terzo.
 
Il record da battere sul percorso era quello siglato dal fiorentino, Campione Europeo in carica, Simone Faggioli nel 2009. Con la sua Osella FA30, coprì gli otto chilometri previsti in 4’17”206, alla media di 111,975 Km/h e per adesso è rimasto imbattuto, con un arrivederci quindi al 2012.

foto allegata: Zardo in azione sui tornanti dell’Abetone (foto Jasmine Manfredi)