AL RALLY DEL FRIULI TORNANO LE “WRC”

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Grande attesa per il ritorno, dopo otto anni, delle vetture che hanno segnato un’epoca nelle corse su strada.  Il Rally del Friuli-Alpi Orientali, il classico doppio appuntamento rallistico dopo le ferie, sarà anche per questa stagione un appuntamento irrinunciabile. La Scuderia Friuli ACU, organizzatore dell’evento, ha creato anche quest’anno una gara dalle due facce, come consuetudine, facendo coesistere le vetture moderne con quelle storiche: il 48° Rally del Friuli riservato alle “moderne” ed il 17° Rally Alpi Orientali Historic per le “storiche”, una doppia sfida prevista dal 31 agosto al 01 settembre nella zona tra Cividale del Friuli ed Udine.

QUEST’ANNO LE “MODERNE” CON IL PALCOSCENICO DEL TROFEO RALLY ASFALTO

Sino a qui nulla di più di quanto la gara ha proposto nel passato, da anni, ma per l’edizione duemiladodici, l’evento segnerà il ritorno, nella parte denominata “48° Rally del Friuli”, delle vetture World Rally Car.

Infatti, seguendo la rotazione degli eventi di massima importanza nazionale voluta dalla Federazione, il Rally del Friuli non farà parte del Campionato Italiano Rally bensì della serie “cadetta” nazionale, il Trofeo Rally Asfalto.

Di questo Campionato la gara sarà sicuramente uno dei “fari”, potendo contare su diversi fattori, da quello della capacità organizzativa al percorso proposto e per la particolarità dei luoghi che attraversa, incastonate tra le valli del Torre e del Natisone. Del Trofeo Rally Asfalto, il 48° Rally del Friuli  sarà la terza prova del Girone B, quindi  l’ultima gara in assoluto prima delle due finali di Reggio Emilia e Como, mentre il 17° Rally Alpi Orientali Historic sarà il nono dei dodici appuntamenti che formano il Campionato Europeo e l’ottavo dei dieci del Campionato Italiano.

RIECCO, DOPO OTTO ANNI, LE WORLD RALLY CAR

Una pausa lunga ben otto anni. Tante sono state le stagioni sportive che hanno “sopportato” l’assenza da Udine e dalla sua gara delle vetture World Rally Car. Veri gioielli della tecnica applicata alle corse su strada, faranno il loro ritorno sulle esaltanti “piesse” del rally del Friuli, in quella che si annuncia una kermesse decisamente esaltante. L’ultima volta che vinse una vettura WRC a Udine fu il 2003, tra l’altro con il blasonato locale Claudio De Cecco, sulla Peugeot 206 e quest’anno si attendono grandi performance con gli attori della serie attesi ad una sfida che potrà emettere molti verdetti ed argomenti tecnico-sportivi.

Ma cosa sono state le “Vuerreci”? Le vetture World Rally Car sono state la massima espressione di una vettura da rally dal 1997 al 2010, protagoniste quindi di 14 edizioni del mondiale della specialità e di ben 214 gare

Inizialmente queste vetture vennero “vincolate” al mondiale rally ed in seguito furono oggetto di deroghe dalle Federazioni nazionali per autorizzarne l’utilizzo in alcuni campionati come appunto accade oggi in Italia nel Trofeo Rallies Asfalto e nell’International Rally Cup, quest’ultimo un challenge privato riconosciuto comunque in ambito federale.

Il regolamento tecnico relativo alle vetture WRC fu introdotto dalla FIA nel 1997 al fine di favorire l’arrivo di nuovi costruttori nel Campionato del Mondo Rally riducendo, rispetto alle vetture del Gruppo A, i vincoli legati alla produzione di serie.

Il processo di omologazione di una World Rally Car prevede che solo ed esclusivamente un costruttore (casa automobilistica) possa chiedere alla FIA di omologare una WRC; la vettura prescelta per la “mutazione” deve essere già omologata precedentemente in Gruppo A, per poi richiedere la variante da A8 ad A8 WRC; il modello prescelto dalla Casa deve essere prodotto in almeno 2.500 esemplari all’anno e deve appartenere ad una gamma di vetture prodotte in almeno 25.000 esemplari all’anno; la vettura doveva avere un motore da 2000 cc con il turbo essere inoltre lunga almeno 4 metri e deve appartenere ad una famiglia di vetture ognuna lunga almeno 3,75 m.

Le norme sulla sicurezza della vettura sono sempre state estremamente rigide. Per regola, una vettura in variante WRC doveva essere prodotta in almeno 10 esemplari (solo i particolari che fanno parte del kit WRC erano soggetti a questo minimo di produzione imposto dalla Federazione Internazionale dell’Automobile) e deve superare la severa ispezione del responsabile del servizio Tecnico incaricato dalla FIA. Superata quest’ultima verifica “tecnica”, l’esistenza della WRC è finalmente riconosciuta.

Dalla stagione 2011 le WRC adottano un motore 1600 cm³ turbo, con cambio sequenziale con comando a “classica leva” e quindi non sono più dotate di cambio al volante mentre la vettura WRC sino ad ora più decorata è stata la Ford Focus, con 44 successi assoluti.

NOVITA’ SUL PERCORSO, MA LA PIESSE “SPETTACOLO” DI UDINE RIMANE

Vi sono diverse novità per l’edizione duemiladodici di questa gara che, nella sua interezza, senza tema di  smentita, è una delle più apprezzate d’Europa per quanto riguarda le vetture storiche ed una delle più amate in assoluto dai piloti italiani ed anche dagli addetti ai lavori. L’organizzazione della Scuderia Friuli ACU e dei propri partner ha disegnato una gara come al solito capace di infondere sensazioni forti, uniche.

L’appuntamento friulano di fine agosto sarà nuovamente sotto i riflettori internazionali, per questo verrà curato il minimo dettaglio, uno dei quali è la riconferma di Piazza 1° Maggio quale teatro delle sfide, quindi di una Prova Speciale Spettacolo, quella che farà nuovamente vedere l’alto potenziale di spettacolo e di sport dei rallies. Riproposta nel 2010 dopo che mancava dalla scene da otto anni (l’ultima volta fu nel 2002) la vera e propria “piesse” spettacolo per antonomasia sarà di nuovo quella che accenderà la sfida da venerdì 31 agosto: a partire dalle 19,01 per le “storiche” e dalle 20,31 per le “moderne”.

Sette le Prove Speciali previste per la parte del Trofeo Rally Asfalto, tre in più per la sfida “storica”. In totale, il percorso del Trofeo Rally Asfalto misura 301,480 chilometri dei quali 120,300 cronometrati mentre l’Alpi Orientali Historic sarà lungo 362,500 chilometri con 151,660 di distanza competitiva.  Sono tutte prove, incastonate nelle Valli del Natisone e del Torre, entrate nel cuore dei piloti per  le loro caratteristiche di varietà e di difficoltà non facilmente riscontrabili in Europa.

Per le vetture storiche, la prova di “Valle”, si correrà nel senso inverso rispetto all’anno scorso, la prova di “Canebola” rimarrà invece uguale. Il percorso, come tradizione, sarà impegnato poi per entrambi  gli eventi: la Prova di “Trivio” sarà in  . . . “vecchio stile”, cioè come venne fatta correre prima del 2010, quindi con la mitica discesa di Oborza. La “Tribil” non subirà variazioni, la “Subit”, infine, sarà la prova di “Canebola” con l’aggiunta di 7,5 km. iniziali partendo da Borgo Mattielig salendo poi per il bivio per Plan del Jof.

La logistica subirà alcune variazioni: Sala Stampa e Segreteria saranno organizzate presso il Palazzo Antonini Belgrado, sede della Provincia di Udine, quella che è stata definita, dal 2009 (anno della prima volta come HQ del rally), come la più bella ed esclusiva sede di un quartier generale di un rally italiano ed europeo, luogo che lascia senza fiato, impreziosito da affreschi del Quaglio e preziosi stucchi di valore inestimabile. La Direzione Gara è stata invece prevista presso la sede della Scuderia Friuli ACU, in viale Palmanova. Il Parco Assistenza sarà di nuovo a Cividale del Friuli, nella zona sportiva.

IL PROGRAMMA DI GARA

Il cuore del Rally, soprattutto dello “Storico”, sarà Cividale del  Friuli con la sua Piazza del Duomo dove sarà alloggiato il palco ed il parco partenze ed arrivi della gara. I “palati fini” potranno ammirare vetture Porsche di ogni modello, Ford Escort, Lancia Stratos, le Alpine Renault, le Lancia 037, e con molta probabilità in prima assoluta una favolosa Audi Quattro. Queste ultime vetture si possono ammirare solo “all’Alpi Orientali” e non in altre gare di Campionato Italiano in funzione della validità Europea.

Anche questo è uno dei pregi del Rally del Friuli-Alpi Orientali e della sua terra , unito alla spiccata ospitalità offerta agli equipaggi a cui vengono offerti spuntini di prelibatezze friulane durante la gara.

Lunedì 20 agosto sarà giorno di un primo bilancio, perché è quello della chiusura iscrizioni. Poi si passerà alla fase operativa finale, quella in cui entreranno in azione gli equipaggi iscritti e che porterà alla gara vera e propria. Una sola la giornata per le ricognizioni del percorso da parte dei concorrenti “moderni” con vetture di serie, ad orari definiti (08,00-12,00 e 14,00-18,00) mentre le operazioni di verifica amministrativa e tecnica sono previste a Cividale del Friuli, nella zona delle Piscine,  il 31 agosto dalle 08,00 (inizieranno i concorrenti delle vetture storiche) alle 14,30.

Lo stesso giorno, motori accesi ed adrenalina già ai massimi livelli con lo Shakedown, il test delle vetture da gara, previsto nella consueta location di Cialla-Prepotto dalle 10,00 alle 16,00.

La prima tappa, venerdì 31 agosto, per le vetture storiche partirà da Cividale alle 15,31 e terminerà alle ore 20,00 dopo quattro prove Speciali, l’ultima delle quali sarà la “Città di Udine”, per le moderne  invece la giornata sarà soltanto per la “piesse” spettacolo che per loro avvierà alle 20,31.

L’indomani, sabato 01 settembre, le vetture storiche inizieranno la seconda tappa di buon mattino, da Cividale del Friuli ripartiranno alle ore 7,31 per andare ad affrontare le restanti sei Prove Speciali, dopo le quali faranno rotta verso Udine, per l’arrivo in Piazza Libertà, previsto alle 17,00.

Completamente diverso il programma “moderno”: uscita dal riordinamento notturno alle ore 09,00 e bandiera a scacchi che sventolerà a partire dalle 18,45, sempre ad Udine in Piazza Libertà, dopo sei impegni cronometrati.

FOTO: La Citroen C4 WRC di Re-Bariani, attesa ad Udine (FotoSport)