Tre passaggi sulla PS “San Tiziano” e due passaggi sulla PS “Le Rive” assegnano domani l’ambito titolo di campione del 25° Prealpi Master Show

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Domani mattina, alle 8.10, quando l’equipaggio numero 1 uscirà dal Parco assistenza situato nella zona industriale di Farra di Soligo, il 25° Prealpi Master Show entrerà finalmente nel vivo e i protagonisti della corsa, fiore all’occhiello del Motoring Club presieduto da Nicola Narduzzo, inizieranno a sfidarsi per provare ad iscrivere il loro nome nel prestigioso Albo d’oro della competizione, gara atipica sperimentale che gode di parecchia ammirazione. Tanti e qualificati i pretendenti a salire sul podio più alto della corsa, lo scorso anno occupato da Simone Romagna e Dino Lamonato. L’edizione “d’argento” del Prealpi Master Show si deciderà sui 7,45 km della PS “San Tiziano” e sui 10 km della PS “Le Rive”.
“San Tiziano” PS 1-3-5 (orari: 8.25, 11.35, 14.30). Prova speciale leggermente rivista rispetto al 2023, ma che comunque mantiene le sue peculiarità legate alla velocità e all’immancabile passaggio dentro l’Arena Edilscavi. Lo start sarà su asfalto, a poche centinaia di metri da uno spettacolare doppio bivio che lancerà i concorrenti verso una velocissima serie di curvoni da “pelo”. Un chilometro scarso di nastro asfaltato che i concorrenti abbandoneranno ben presto, mettendo finalmente le ruote sullo sterrato; e che sterrato! Un chilometro e mezzo tutto da apnea tra qualche bivio stretto e qualche spazzolata fulminea; si tratta di uno dei tratti più “caldi” della ps, che porterà i concorrenti a percorrere una serie di ampi curvoni, dove una guida precisa sarà la più redditizia, lanciandoli fino all’Arena Edilscavi. Dopo 750 metri di spettacolari curve e controcurve, un sottopasso ed un ponte dove non sarà difficile staccare le ruote da terra, la ps prosegue verso nord per guadagnare in fretta la parte bassa ancora una volta percorrendo un insidioso tratto asfaltato di poco meno di un chilometro, prima di ri-buttarsi sullo sterrato dopo una staccata da “ruote fumanti” che segna il giro di boa di questi settemila quattrocentocinquanta metri. Dopo un restringimento della sede stradale che sarà sicuramente un passaggio molto tecnico, seicento metri da fare in pieno porteranno ad un’altra staccata generosa che farà guadagnare ai concorrenti l’ultimo dei doppi bivi di questa speciale, portandoli verso la curva del Morer, che quest’anno viene percorsa nel verso “giusto”, ossia quello più spettacolare! Ancora una staccatona su di un bivio destro porterà i concorrenti verso le ultime insidie di questa “San Tiziano”: la curva dell’acquedotto con il relativo bivio secco a destra, lanceranno le vetture verso un fine prova che mancava da qualche anno e che, superato un doppio-bivio, si palesa dopo una velocissima destra da fare … in apnea!
“Le Rive” PS 2-4 (orari: 9.00, 12.10). Dopo il gradito ritorno della scorsa edizione, anche quest’anno il Master Show passerà lungo i territori accanto al fiume Piave con la mitica P.S. “Le Rive”, prova che ha contribuito a scrivere la storia del Rally Prealpi Trevigiane Terra oltre che del Prealpi Master Show e che cambia completamente il ritmo imposto dal precedente tratto cronometrato di San Tiziano: qui si corre forte! Lo start, posto a poche centinaia di metri dal centro di Fontigo, fa rompere subito gli indugi con un velocissimo allungo, spezzato da qualche semi-curva da “pelo”, che porta i concorrenti verso est guadagnando gli sterrati della parte alta della prova speciale. Una serie di bivi con tre fondi totalmente diversi fra loro, porteranno gli equipaggi verso sud, facendoli affrontare dei tratti ghiaiosi e tirati a biliardo alternati a tratti di sterrato duro e sconnesso fino a ritrovare qualche centinaio di metri di nastro asfaltato ma che … dura poco! Un’inversione destra porterà i concorrenti lungo un veloce tratto sconnesso e verso il “bivio del cimitero” dal quale la musica cambierà nuovamente. Un abbondante chilometro, fatto di cambi di direzione repentini e tratti di guidato con un fondo fangoso e molto morbido, saranno le insidie che porteranno gli equipaggi a guadagnare ancora un breve tratto asfaltato prima di portarli ad un altro cambio di direzione che li lancerà progressivamente verso la parte bassa della prova speciale, attraversando uno spettacolare viale alberato e sfiorando una destra velocissima che farà guadagnare l’ultimo tratto asfaltato di speciale. Poco meno di un chilometro di nastro catramato che culminerà nell’insidioso passaggio delle case dove l’imperativo sarà non sbagliare. Un piccolo dosso segna l’inizio degli ultimi due chilometri di prova speciale; un tratto in leggera discesa con un paio di curvoni veloci da flat-out porterà gli equipaggi verso gli sterrati più insidiosi della zona golenale del fiume Piave con un altro cambio di fondo e di ritmo spezzato da un paio di bivi ravvicinati oltre i quali si corre via, questa volta verso nord. Attraversata una fitta boscaglia, una ripida salita porterà gli equipaggi al di fuori della zona golenale per le ultime centinaia di metri di questi dieci chilometri di prova speciale da correre tutto d’un fiato!